IL CONTESTO DI VIOLENZA DIFFUSA E INDISCRIMINATA PRESENTE NEL NORD DELLA NIGERIA, COSI' COME NEL CENTRO-SUD, GIUSTIFICA IL RICONOSCIMENTO DELLA PROTEZIONE INTERNAZIONALE
Il Tribunale di Milano ha riconosciuto la protezione internazionale nella forma della protezione sussidiaria a favore di un cittadino nigeriano, patrocinato dal nostro studio legale, nato in Edo State e trasferitosi all'età di due anni nel Borno State.
Particolarmente significativi appaiono due passaggi dell'ordinanza: il primo in cui il Tribunale riconosce che "l'intero territorio della Nigeria – e non solo il Nord del Paese afflitto dai continui scontri perpetrati dagli adepti di Boko Haram - era ed è caratterizzato da un clima di violenze diffuse ed indiscriminate a causa di conflitti armati tra cristiani e musulmani" e, il secondo, in cui il Giudice, ricordato che il D.Lgs. n. 251 del 2007 che ha dato attuazione alla direttiva 2004/83/CE, non ha ripreso la disposizione di cui all'art. 8 della medesima direttiva, ha escluso che l'eventuale possibilità per il cittadino straniero di recarsi a vivere in regioni diverse del Paese di origine senza incorrere in rischi, possa o debba costituire un criterio utile ai fini del riconoscimento della protezione intrnazionale.
"Nel caso in esame, peraltro," - conclude infine il Giudice sul punto - "la forte diffusione delle violenze e la ripetitività nel tempo delle stesse, portano questo giudice a ritenere non sicura per il ricorrente un’ipotetica via di fuga interna."