QUESTIONE MIGRANTI: LE MISURE PROPOSTE DALLA COMMISSIONE EUROPEA
Pubblichiamo il comunicato stampa del 9 settembre 2015 nel quale la Commissione Europea ha presentato le misure adottate in risposta alla crisi che, l'Europa in particolare, sta affrontando nelle ultime settimane a causa dei flussi migratori provenienti dall'Africa e dal Medio Oriente.
In sintesi, le misure proposte dalla Commissione sono le seguenti:
1. Ricollocazione di 120.000 persone "in evidente bisogno di protezione internazionale" dall'Italia (15.600), dalla Grecia (50.400) e dall'Ungheria (54.000) in base ad un sistema di distribuzione obbligatoria fondata su criteri obiettivi e quantificabili. Questa nuova proposta si somma alla precedente proposta formulata dalla Commissione nel maggio 2015, relativa alla ricollocazione di 40.000 richiedenti asilo politico dall'Italia e dalla Grecia verso altri Stati membri dell'UE, per un totale di 160.000 persone. A tal fine la Commissione propone di destinare 780 milioni di euro dal bilancio UE agli Stati membri partecipanti.
2. Introduzione di un meccanismo permanente di ricollocazione che potrà essere attivato in qualsiasi momento per aiutare gli Stati membri dell'UE che si trovassero a affrontare una situazione particolarmente critica a causa di afflussi massicci e sproporzionati di cittadini provenienti da paesi terzi.
3. Approvazione di un regolamento inteso a stabilire un elenco europeo comune dei paesi d'origine considerati sicuri che consenta di trattare più rapidamente le singole domande di asilo. In particolare, la Commissione propone di inserire l'Albania, la Bosnia-Erzegovina, l'ex Repubblica iugoslava di Macedonia, il Kosovo, il Montenegro, la Serbia e la Turchia nell'elenco dell'UE dei paesi d'origine sicuri.
4. Miglioramento dell'efficacia della politica di rimpatrio attraverso l'adozione di un manuale comune elaborato dalla Commissione stessa, che offre alle autorità nazionali competenti istruzioni pratiche per l'esecuzione del rimpatrio dei migranti che non hanno diritto di restare nell'Unione europea (qui la bozza non definitiva del c.d. "Manuale sul rimpatrio", resa disponibile da Statewatch). La Commissione, inoltre, ha presentato "un piano d'azione dell'UE sul rimpatrio che definisce le misure immediate e a medio termine che gli Stati membri devono adottare per favorire il rimpatrio volontario, rafforzare l'attuazione della direttiva Rimpatri, migliorare la condivisione delle informazioni, rafforzare il ruolo e il mandato di Frontex nelle operazioni di rimpatrio e creare un regime integrato di gestione dei rimpatri".
5. Comunicazione sulle norme degli appalti pubblici per le misure di sostegno dei rifugiati per far sì che gli Stati Membri rispondano in modo adeguato e rapido ai bisogni più impellenti dei richiedenti asilo.
6. Sostegno alle iniziative diplomatiche che cercano soluzioni politiche ai conflitti in Siria, Iraq e Libia.
7. Sostegno finanziario ai paesi che accolgono il maggior numero di rifugiati siriani, come la Giordania, il Libano e la Turchia. Ad oggi sono stati mobilitati 3,9 miliardi di euro a questo scopo.
8. Lotta contro la criminalità organizzata dedita al traffico di migranti
9. Istituzione di "Fondo fiduciario di emergenza per la stabilità e per affrontare le cause profonde della migrazione irregolare in Africa" di 1,8 miliardi di euro al fine di migliorare la stabilità e affrontare le cause profonde dei flussi di migrazione irregolare nelle regioni del Sahel, del Lago Ciad, del Corno d'Africa e dell'Africa settentrionale.